5 Novembre 2020 Nessun Commento Senza categoria

Arredare con il velluto, il tessuto nobile che rende gli ambienti eleganti

arredare con il velluto

Un tessuto nobile, che dona all’ambiente un’immediata patina di pregio. Il velluto è protagonista assoluto dei mesi più freddi e torna ciclicamente in auge quando si tratta di tendenze dell’interior design.

Morbido e setoso al tatto, è utilizzato per rivestire divani, cuscini, pouf, testata del letto, tende, ma anche sedie. Con il velluto viene realizzata biancheria da casa di altissima qualità che si sposa bene con ambienti raffinati, declinata in numerose sfumature di colore.

Storia e origini del velluto

Le origini del velluto si ritrovano in Oriente, nella zona compresa tra l’Asia centrale, l’Iran e l’Iraq. Poi, grazie agli intensi traffici commerciali, arrivò a diffondersi tra le popolazioni italiane con il primordiale nome di “sciamiti”. I primi velluti Made in Italy sono stati lavorati seguendo le indicazioni degli orientali, a Palermo e Venezia grazie all’importazione araba e ai continui contatti con quel mondo fiabesco e colorato che era e resta l’Oriente.

L’epoca di maggiore impiego del velluto è il Rinascimento, il periodo storico in cui questo tessuto viene combinato con altri materiali, come il metallo e l’oro, per esprimere il potere del lusso e della ricchezza. Si fa sfoggio del velluto in chiesa o nelle case più eleganti, come simbolo di prosperità ed eleganza.

cuscini arredo in velluto

Tipologie e lavorazioni del velluto

Esistono due tipologie di velluto, tagliato e riccio. Qual è la differenza? Il velluto è tagliato quando il pelo si presenta spesso e raso, mentre è riccio quando sulla trama sono ben visibili tutte le maglie. Ma esiste anche la tipologia di velluto soprarizzo, che nasce dall’unione delle due precedenti tipologie.

Le differenze tra le varie tipologie vengono ulteriormente stratificate dalle lavorazioni alle quali viene sottoposto il velluto che restituiscono un materiale differente. Ci sono il courduroy (velluto a coste), il dévoré (con effetti di trasparenza ottenuti attraverso dei procedimenti chimici di scioglimento selettivo della fibra), il froissé (che restituisce al tessuto un aspetto sgualcito), il velveton (più noto come il fustagno, che esce dal campo dell’arredamento per essere impiegato in quello dell’abbigliamento), il jacquard (con disegno intessuto nella trama).

Per ottenere il velluto si usano diversi materiali, anche seta e lana, ma è il cotone il materiale maggiormente utilizzato perché conserva una buona luminosità, ma è più resistente nel tempo. Di conseguenza, le fibre che si abbinano perfettamente con il velluto sono quelle naturali come il cotone e il lino, morbide al punto da riuscire a smorzare l’effetto pesante di questo nobile tessuto preservandone il pregio.

Come arredare con il velluto gli ambienti della casa

Arredare utilizzando il velluto non è cosa semplice, gli errori sono dietro l’angolo e bisogna fare attenzione a non esagerare. Vediamo, dunque, come mixare colori e materiali per un effetto super chic.

Per evitare di passare rapidamente dall’elegante al pacchiano meglio non eccedere nell’effetto multicolor, poche tinte usate al posto giusto rendono l’ambiente caldo e raffinato.

Il salotto con velluto è indubbiamente il principe degli ambienti, ma questo pregiato tessuto trova spazio anche in camera da letto, con meravigliose trapunte rifinite nei minimi dettagli, caldissimi plaid e eleganti cuscini arredo. Ma negli ultimi tempi il velluto trova il modo di esprimersi bene anche in cucina, sala da pranzo, bagno, insomma in tutti gli ambienti della casa.

Per il bagno sono creati dei rivestimenti appositi per il lavabo in velluto, ma questo tessuto può essere presente nell’ambiente anche con tappetini per la doccia e accappatoi, che riescono a coniugare bene l’esigenza di comfort assoluto con un effetto decorativo davvero glamour.

La regola del “less is more” che domina anche nell’interior design impone di non esagerare con i mobili quando c’è di mezzo il velluto. Meglio optare per una linea minimal che prevede la presenza di un divano in velluto che non sia circondato da vetrinette e tavolini barocchi.

Il velvet design non va d’accordo con la moquette? Non è sempre vero: se la morbida pavimentazione è scelta in una tonalità neutra e fredda, il risultato è davvero chic e si sposa bene con gli arredi di velluto che richiamano la stessa tonalità o sfumature complementari.

Una delle accoppiate che sta tornando di moda negli ultimi tempi è quella con l’oro: velvet e gold possono dare ottimi risultati, basta avere l’accortezza di utilizzare il tessuto vellutato nelle sue tinte pastello più leggere per evitare l’effetto pomposo.

I cuscini in velluto sono un must dell’arredamento di lusso: restituiscono al tatto e alla vista una sensazione di calda carezza e possono essere combinati con qualsiasi stile d’arredo. I più belli? Quelli in tinte sensuali e romantiche, come il bordeaux e il blu.

Un ambiente rustico potrebbe sembrare il meno adatto al velluto, eppure basta provare ad avvicinare un po’ di questo tessuto agli arredi di legno per notare subito un risultato inaspettato. Cuscini, poltroncine e tappeti in velluto sono i benvenuti in un design dal gusto più country, così come in un ambiente dallo stile più futuristico. Che ci si trovi davanti ad interni in legno, marmo o mattoni, molto diversi tra di loro, riusciremo ad esaltarli abbinandoli al velluto, un tessuto dall’eleganza senza tempo.

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